Dosaggio vitamina D utile per monitorare terapie in atto e importante conoscere eventuali carenze
- Cos’è la vitamina D? La vitamina D è un pro-ormone liposolubile prodotto a livello della cute per azione dei raggi UVB. L’esposizione solare rappresenta la principale sorgente naturale di vitamina D, tuttavia, essa può essere assunta anche con la dieta.
- Che ruolo svolge nel corpo umano? Il principale ruolo della vitamina D è quello di regolare l’assorbimento intestinale di calcio e fosforo, favorendo la normale formazione e mineralizzazione dell’osso. Inoltre, la vitamina D è coinvolta nel processo che garantisce una normale contrattilità muscolare nonché interagisce con il sistema immunitario esercitando un effetto immunomodulante.
- Cosa comporta una carenza di vitamina D? In molte persone la carenza di vitamina D è del tutto asintomatica. Una grave carenza determina il rachitismo nei bambini e l’osteomalacia negli adulti. Inoltre, condizioni di ipovitaminosi D possono portare anche a riduzione della forza muscolare e dolori diffusi.
- Come si può valutare la disponibilità di vitamina D nel corpo umano? Il dosaggio della vitamina D nella forma 25(OH)D rappresenta il metodo più accurato per stimare lo stato di riserva di vitamina D nell’organismo.
- I benefici della vitamina D riguardano soprattutto il suo ruolo determinante nell’assorbimento del calcio; essa contribuisce indirettamente alla mineralizzazione dell’osso e consente di prevenire le malattie delle ossa. Ha anche un ruolo ancora in corso di studio nella regolazione del sistema immunitario e nervoso.
- Un punto d’attenzione molto importante è quello della quantità e della frequenza di assunzione dell’integratore di vitamina D: prescrivere dosi molto alte in un’unica assunzione settimanale, mensile o addirittura annuale, chiamate mega dosi può essere più pratico ma è preferibile assumere la dose fisiologica di 1000 UI al giorno o 2000 UI ogni 2 giorni per il mantenimento, mentre in caso di carenza servono 2000 UI al giorno
- Un eccesso di assunzione di vitamina D può causare effetti collaterali, ipercalcemia e danno renale per questo se si sta assumendo vitamina D è fondamentale conoscerne i livelli per essere certi che l’integrazione sia corretta. Consigliamo di effettuare il test del dosaggio della vitamina D almeno ogni sei mesi.
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